MODICALIBERATA

 

In questa pagina troverete le Mail che il consigliere comunale Marisa Giunta manda a ModicaLiberata.it. Ci sono le sue proposte e le cose che sta facendo... Buona Lettura...

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Mail di Marisa Giunta del 22/10/2007

 

Nella lettera che Vi abbiamo inviato giorno 18 ottobre credevamo di essere stati duri, anche a costo di andare contro il nostro stile che è quello della moderazione. Credevamo di essere stati intransigenti, anche a costo di andare contro le nostre abitudini che sono quelle del dialogo e della concertazione. Credevamo di aver urlato abbastanza forte da non poter restare inascoltati. Ma, a quanto pare, le orecchie di chi ci doveva ascoltare sono rimaste ostinatamente sorde. Nessuno dei rappresentati delle sigle sindacali ha preso la penna in mano e ci ha risposto, né il Sindaco Nello Di Pasquale ha avuto il buon gusto di rivedere la propria posizione.
          Non ci aspettavamo forse di riuscire a illuminare la sua condotta, non ci aspettavamo di convincerlo a ritirare la deroga per l’apertura straordinaria concessa domenica 21 ottobre al “compleanno” del centro commerciale “Le Masserie” (che, cadendo giorno 25, si sarebbe potuto benissimo festeggiare domenica 28 così come previsto dal calendario pattuito).
          Ma ci aspettavamo, almeno, un segnale che potesse convincere noi, che potesse convincerci che è ancora possibile la strada del dialogo nella sede del tavolo provinciale, che potesse darci una seppur minima rassicurazione sull’affidabilità dei nostri interlocutori.
          Nulla di tutto questo.
          Nessuno dei soggetti che avevamo interpellato ha avuto nemmeno la buona educazione di risponderci.
          Nessuno fino ad oggi ci ha difesi dalla concorrenza sleale, dal mancato rispetto degli accordi presi, dalla irresponsabilità degli amministratori che sanno solo assecondare questo o quell’interesse, anche a costo di andare contro l’interesse complessivo di una provincia che –non dimentichiamolo- non è più grande di un quartiere di  una grande metropoli e all’interno della quale, per questo, ritenevamo assurdo innescare una guerra.
          I sindacati tacciono, Di Pasquale se ne lava le mani e l’amministrazione non ha nemmeno tentato lo sforzo di chiedere al sindaco di Ragusa di desistere e di far rispettare gli accordi sottoscritti da tutti, con l’unico scopo di difendere non un interesse particolare ma le nostre aziende e i nostri lavoratori.
          E non è la prima volta che ci accade di non essere difesi e di essere lasciati soli a combattere le nostre battaglie: penso ad esempio a quando avevamo chiesto all’amministrazione di agire nei confronti dei negozi dei cinesi che hanno letteralmente invaso la nostra città e agiscono indisturbati al di fuori di ogni regola. Anche in quel caso nessuno ha mosso un dito, nessuno di coloro che ne avrebbero la competenza è nemmeno intervenuto a denunciare un fenomeno dove il lavoro nero e la totale assenza di regole regnano sovrani.
          Ma lo sconforto di sentirci sempre più soli, la stanchezza di subire soprusi, non è altro, per noi, che la forza di reagire.
          Non riteniamo più accettabile che di fronte ad ogni nostra iniziativa, a maggior ragione se si parla di aperture domenicali, si scatenino attacchi gratuiti e ingiustificati da parte soprattutto della Chiesa e dei sindacati e che adesso assistiamo non solo al loro silenzio rispetto a quanto accade a Ragusa ma anche alla loro più totale indifferenza rispetto agli appelli che noi abbiamo lanciato solo ed esclusivamente in difesa dei nostri esercizi commerciali e dei posti di lavoro.
          A questo forse, dovremmo pensare, che tutto ciò a cui abbiamo assistito negli anni scorsi non avesse l’obiettivo di difendere l’economia del territorio ma piuttosto di attaccare in modo mirato una intera classe imprenditoriale che ha avuto, fino ad oggi, l’unica colpa di aver creduto nella possibilità seria e concreta di investire in questo territorio per farlo crescere e per creare sviluppo e posti di lavoro.        
          A questo punto, visto che nessuno si preoccupa non solo di difenderci ma nemmeno di considerarci un interlocutore del territorio sufficientemente importante da meritare una risposta, ci riteniamo anche noi autorizzati ad assumere qualunque iniziativa utile a bypassare l’immobilismo che sta mortificando la nostra correttezza ma che sta soprattutto soffocando i nostri investimenti.
         

 

Modica, 20 Ottobre 2007

 

                                                           Girolamo Carpentieri                                                                             Presidente Consorzio Polocommerciale

 

 

 


Mail di Marisa Giunta del 23/09/2007

 

Al sig. Sindaco
All'ass. alla Sicurezza
Agli Organi di Stampa

Modica 5 ottobre 2007

In merito alle richieste degli abitanti del centro storico e di modica alta di ripristinare un presidio in centro delle forze dell'ordine, la proposta che inoltro al sindaco ed all'amministrazione tutta è quella di utilizzare i locali del parcheggio di viale Medaglie d'Oro.
La zona ad oggi è tra quelle a più alto rischio e gli atti vandalici in quella parte della città registrano le più forti recrudescenze. Il parcheggio è di proprietà del comune e così stando le cose verrà pian piano distrutto dai vandali, invece con una spesa che sicuramente sarebbe inferiore alla somma del costo di affitto di pochi anni di un qualunque altro locale, si potrebbe dotare un'area del parcheggio di uffici per il personale e l'enorme area sia a piano strada che sotterranea andrebbe a risolvere il problema dei posti macchina per le auto di servizio. Senza contare che, attualmente il parcheggio non si riesce ad utilizzare a regime per le finalità sue proprie di consentire la custodia della auto, proprio perché poco sicuro!
Lancio questa proposta ai cittadini ed all'amministrazione su suggerimento degli stessi abitanti di Viale Medaglie d'Oro che dapprima lamentavano semplicemente la emarginazione della via ed ora sono passati a proteste ben più preoccupanti legate alla loro stessa salute e sicurezza.
Cordiali saluti
Marisa Giunta


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Mail di Marisa Giunta del 23/09/2007

L'istituzione della prima vera isola pedonale a Modica, nel tratto alto di Corso Umberto,  è una iniziativa opportuna e necessaria che la nostra città meritava da tempo. Sono consapevole e cosciente dell'esitenza di molti pareri contrari a riguardo ma fa parte delle dotazioni minime ed indispensabili ad una città che si propone come turistica nonché al miglioramento delle condizioni di vivibilità del centro storico. Purtoppo essere relamente ospitali verso i turisti e vivere nel centro storico, immersi nel patrimonio artistico che la storia ci ha consegnato per custodirlo, impone alcune rinunce alle comodità cui tutti siamo abituati. Queste rinunce sono dovute tanto più se coincidono con un beneficio a favore dei cittadini  che ancora amano passeggiare nella città di cui sono innammorati e dei bambini che possono imparare ad amarla anche senza guardarla sempre e soltanto dal finestrino di un'automobile imbottigliata nel Corso Umberto.
Sono certa che i commercianti di questa zona di Corso Umberto, che poi coincide con quella che ha la maggiore densistà di monumenti (San Pietro, il Castello, La chiesetta Bizantina, il quartiere Cartellone, la scalinata panoramica fino a Sang Giorgio, ecc.) apprezzeranno questa iniziativa che, sprero personalmente sia solo il primo passo verso una riduzione progressiva del traffico veicolare a Modica Centro nonché di una complessiva politica volta a migliorare la vivibilità della città fatta di impegno e sacrifici di cittadini ed amministratori.
Marisa GIUNTA
CAPOGRUPPO UDC
Modica, 22/09/2007

 


 

Mail di Marisa Giunta del 20/09/2007

Associazione Polo commerciale Modica - Modicaliberata.it

 

 PROGETTO ESECUTIVO “RIQUALIFICAZIONE ASSE POLO COMMERCIALE”
IL PRESIDENTE CARPENTIERI: “SODDISFATTI PER L’APPROVAZIONE”
        


Il Consorzio “Polocommerciale” esprime la soddisfazione per l’approvazione, da parte della Giunta Municipale di Modica, del progetto esecutivo di allargamento e riqualificazione dell’asse Polo Commerciale”.
“Si tratta – dice il presidente del Consorzio Polocommerciale, Girolamo Carpentieri - del raggiungimento di un ulteriore stadio di avanzamento del progetto, in vista dell'obiettivo finale della realizzazione di un'opera che realmente cambierà radicalmente le prospettive di crescita e di sviluppo del commercio a Modica e di tutta la città”.
“La soddisfazione del nostro gruppo – continua Carpentieri - è doppia. Siamo soddisfatti sia come principali e diretti fruitori di questa importante opera, ma anche nella veste di autori, in partnership con il Comune, di una strategia di sviluppo dell'area che significa anche innovazione nel settore del commercio”.
Carpentieri, a nome del Consorzio “Polocommerciale”, sottolinea come l’area del Polo Commerciale diverrà un vero e proprio “centro commerciale all’aperto” che sarà fruibile da tutta la famiglia.
“Nella nuova e riqualificata asse del Polo Commerciale di Modica – commenta ancora il presidente del Consorzio – i cittadini potranno fruire di spazi verdi, di aree pedonali e di servizi connessi che rendono quest'area un vero e proprio Parco Commerciale. Quando poi anche il già finanziato Contratto di Quartiere vedrà avviate le opere di riqualificazione della parte alta della ex SS.115, Modica – prosegue Carpentieri – farà ancora una volta l’apripista nell'individuare nella aggregazione di attività commerciali autonome e di differenti dimensioni collegate tra loro da una grande via commerciale, un ulteriore percorso di crescita e di sviluppo del territorio rispetto al modello della grande distribuzione che in altri territori è rimasto l'unico individuabile”.


Mail di Marisa Giunta del 11/09/2007

"In merito alle iniziative intraprese dall'ass. Aprile per affrontare il problema della viabilità (e conseguentemente della vivibilità, come correttamente viene indicato nella campagna di comunicazione a supporto), reputo adeguata l'iniziativa sia nei modi che nei contenuti. Purtroppo la soluzione definitiva che tutti ci auspichiamo, ovvero della creazione di vie alternative non è di rapida adozione ma interventi volti ad ottimizzare l'uso delle vie disponibili diluendo il traffico in un circuito più ampio, nonché interventi che gradualmente comunicano al cittadino la necessità di rinunciare all'uso dell'auto per piccoli spostamenti, sono certamente coerenti alla ricerca di una situazione migliorativa rispetto a quella che abbiamo fin'ora subito.
Un particolare ringraziamento va all'ass. del mio partito per il coraggio e la determinazione che ha avuto nel raccogliere un input che il partito gli ha lanciato come prioritario rispetto a questa nuova legislatura. Rispetto alle modalità apprezzo in particolare la scelta dei tempi (il periodo estivo è stato certamente ottimale per l'avvio delle sperimentazioni) e il pieno coinvolgimento del corpo dei vigili urbani che in questa occasione hanno avuto anche modo di dialogare in modo fattivo e costruttivo con i cittadini. Il feedback raccolto dai cittadini infatti costituisce il patrimonio più prezioso di questa sperimentazione in quanto grazie ai loro utili suggerimenti può essere più facile arrivare alla individuazione della migliore soluzione tra quelle possibili ad oggi. Intanto il fatto che sia stato affrontato è già una mezza soluzione."

Marisa Giunta
Capogruppo UDC

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Mail di Marisa Giunta del 20/07/2007

COMUNICATO STAMPA

MODICA, 20 LUGLIO, 2007

Il Gruppo dell’UDC esprime soddisfazione per il voto di fiducia che tutto il consiglio ha espresso nei confronti dell’Assessore Scuccess rispetto all’impostazione programmatica data al Piano Triennale delle Opere Pubbliche che si concretizzerà nel confronto e nel coinvolgimento fattivo ed attivo del consiglio comunale.
Il voto di ieri sera è stato, più che un voto allo strumento, un voto di fiducia ai metodi concertativi di questa amministrazione ed all’importante lavoro di squadra che l’intera maggioranza sta compiendo per progettare la città che vogliamo dopo di noi. La riflessione che dal mese di settembre ci permetterà di rimettere mano al Piano Triennale sarà anche arricchita dagli importanti spunti che arriveranno con la presentazione del Piano Strategico.
Soddisfazione anche per l’inserimento nel piano triennale della stradina di accesso da contrada Musebbi al Mattatoio Comunale, che, in tal modo, insieme alla realizzazione della rotatoria di accesso e ad altre opere che potranno essere ancora individuate, potrà essere inserita nella richiesta di finanziamento all’Assessorato alla Cooperazione a favore dell’area artigianale. Altro importante emendamento, l’anticipazione alla prima annualità del progetto di allargamento della Via Rocciola  Scofani, della Via De Naro Papa e della Via Balatannuzze, visto lo stato di degrado in cui si trova l’area  antistante la scuola ed in vista della ripresa dell’anno scolastico quando all’incirca 150 nuove famiglie si insedieranno nella zona Rocciola Scorfani-Trecasuzze.
Per quanto riguarda l’area del parcheggio di Via Falconara-Via del Mare, al centro di una disputa tra privati e comune in questi giorni, abbiamo ritenuto proficuo il suo inserimento nel piano triennale visto la volontà ribadita anche dal Sindaco di restituire alla cittadinanza un’area importantissima che insieme al progetto sull’area antistante la Via del Laghetto costituisce ad oggi la più importante e forse l’unica  area di parcheggio del versante Punta Regilione di Marina di Modica. Fra l’altro il progetto è già esistente, ed era stato stralciato negli anni precedente dal Piano Triennale perché di importo inferiore alla soglia minima di € 150.000.

Marisa Giunta
CapoGruppo UDC

 


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Mail di Marisa Giunta del 06/07/2007

Al sig. Sindaco del comune di Modica
Piero Torchi
All’ass.re alla Viabilità
Giorgio Aprile

 

 

-In considerazione del divieto di circolazione sulla via Nazionale imposto a dal rischio di sgretolamento della costa e considerato l’aumento del traffico sulla via Tirella e sulla via San Giuliano;
-considerato altresì la necessità di limitare comunque la circolazione dei mezzi pesanti all’interno del corso Umberto, autobus compresi

SI CHIEDE

-Di impedire il transito degli autobus extra-urbani all’interno del corso Umberto e quindi della via Tirella e della via San Giuliano;
-di limitare l’accesso al centro storico alla sosta in piazzale Falcone-Borsellino;
-di istituire una ulteriore zona di sosta nella zona sorda, dotata di parcheggio e di strade di transito adeguate alle esigenze di arrivo e partenza di studenti, passeggeri e turisti e non congestionate come attualmente accade con la Piazza Libertà o la via Sacro Cuore;
-di provvedere ad inserire dette piazzole di sosta all’interno di uno dei circuiti urbani coperti dagli autobus urbani di modo da consentire ai turisti di raggiungere il centro storico con i mezzi pubblici;
-di estendere tale divieto anche agli autobus privati che in occasione di gite turistiche intralciano il traffico fino al cuore del corso Umberto contribuendo a congestionare la circolazione e limitando, fra l’altro, il transito pedonale degli stessi turisti.

In attesa di un gradito riscontro,
porgo i miei più cordiali saluti

Modica, 5 luglio 2007

Marisa GIUNTA
GRUPPO CONSILIARE UDC

 

 

 


Mail di Marisa Giunta del 26/06/2007

Alle testate Giornalistiche e RadioTelevisive
delle Provincia di Ragusa

Modica 26 giugno, 2007

Lascia a dir poco esterrefatti la lettura del documento, apparso sulla stampa alcuni giorni fa, a firma dei DS di Modica, in merito alla tivellazioni nel val di Noto.
Da un lato si viene esortati ad “una discussione serena e costruttiva aliena alle posizioni ideologiche” e, dall’altro, si accusa, il Sindaco, di interpretare la parte di primo attore e, il governatore di bleffare, motivando tale giudizio sul fatto che disconoscono quel via alle trivellazioni, frutto di uno sciagurato decreto, di un assessore all’industria, sconfessato dal suo partito, dalla sua maggioranza e dagli elettori, che, oltre ad aver perso il posto, ha perso la sua battaglia elettorale e continua, oramai da tre anni, ad essere accusata quanto meno di superficialità (se in buona fede).
Con quale faccia tosta, si vuol far credere di essere i detentori della verità e l’unica parte alla quale compete la riflessione politica sulla opportunità delle trivellazioni e che, addirittura, si dovrebbe lasciar fare, desistere dalla battaglia e concentrarsi sulle fonti di energia alternativa (vedi l’eolico) raccomandando al sindaco, solamente, di contrattare un giusto prezzo, per concedere l’estrazione del petrolio e del metano, se non sotto la chiesa di San Giorgio, almeno nelle campagne e nelle zone rurali circostanti!
Ma di cosa si parla? Si conosce il decreto dell’assessore? Si conoscono i termini e le competenze dei comuni e fino a che punto si poteva intervenire in una scelta che è puramente e semplicemente dell’assessore regionale all’industria? Si conosce l’entità del danno che le perforazioni possono provocare se realmente si dà loro il via libera? Quale dovrebbe essere secondo questa parte politica “il giusto prezzo al quale sarebbe stato concesso al nostro sindaco di barattare il territorio, riconoscendogli solo l’autorità per ottenere una royalties più alta di quella che l’allora sindaco di Ragusa (non certo dello stesso partito del sindaco, dell’assessore Noè o del governatore) riuscì ad ottenere dai texani?
Per noi non c’è un giusto prezzo: il danno non è stimabile e probabilmente il prezzo che la regione dovrà pagare, per la revoca dell’autorizzazione, è l’unico vero prezzo equo per far sì che, in un contesto mondiale dove nemmeno la Nigeria tollerala più saccheggi, il nostro territorio riesca realmente a fare riflessioni di alto profilo. Riflessioni in cui, anche a costo di ammettere gli sbagli della propria parte politica, si riesca a sfruttare la forza mediatica di un provvedimento che sta interessando l’opinione pubblica mondiale e si individuino correttamente le parti in causa. Da un lato, un territorio con tutte le sue forze politiche di destra e di sinistra, le forze sociali, gli intellettuali, i cittadini e dall’altro, un’unica controparte: una public company americana che per pochi spiccioli chiede al territorio per poterci fare quello che vuole.
Stupisce anche che si reputi “un allarme ingiustificato” l’interessamento di un intellettuale di fama mondiale al rischio che il nostro territorio corre: così come dobbiamo ringraziare Montalbano per aver così tanto valorizzato e promosso il nostro territorio lo dovremmo solo ringraziare per averci sostenuto in questa battaglia! Del resto, né lui, né il quotidiano La Repubblica, sul cui sito è tutt’ora in corso una raccolta di firme, per una petizione popolare, che esorta a fermare le perforazioni nel Val di Noto, mi risultano essere di ideologia di destra né di centro destra!
Come si può dire che il danno che si teme sia soltanto la dispersione di petrolio? Ma veramente, qualcuno pensa che c’è una società, che arriva dal Texas in provincia di Ragusa, per poi sprecare una sola goccia di petrolio? Il danno è ben altro.

  1. La concessione non fissa i limiti delle attività di ricerca e la estende alla coltura
  2. Non vengono fissate nemmeno le modalità di convoglio degli idrocarburi verso i centri di raffinazione
  3. Non viene fatta nessuna distinzione tra ricerca ed estrazione di petrolio e gas
  4. Non viene posta nessuna attenzione ai danni che provocherebbe nel sottosuolo lo svuotamento delle sacche di petrolio o di gas
  5. Ultimo, non per importanza, il danno al paesaggio.

Nella stessa nota, infatti, si dice che il rischio non è poi così grave visto che interessa solo campagne e zone rurali: ma chi scrive questo ha mai fatto una passeggiata nelle nostre laboriose campagne, nelle nostre cave, tra i nostri carrubi? Sa che il decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n.42 ha istituito il nuovo codice dei beni culturali e del paesaggio inserendo a pieno titolo, all’articolo 134 i Beni paesaggistici tra i beni da tutelare e definisce il paesaggio come “parti di territori i cui caratteri distintivi derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni e rappresentano valori che il paesaggio esprime quali manifestazioni identitarie percepibili”? Chissà se piantando le trivelle qua e là nel nostro  paesaggio si potrebbe ancora parlare di bene culturale da tutelare!
Non solo la normativa nazionale, per una volta, è andata a colmare un bisogno normativo su beni culturali immateriali, ma la normativa regionale è andata ancora oltre e il 5 gennaio 2007, ha pubblicato una circolare, destinata a fare scuola, che applica questa definizione di paesaggio al tema dei parchi eolici.
Quindi, sono costretta a smentire anche l’ulteriore accusa che si rivolge al Sindaco quando lo si accusa di non accettare il progresso delle fonti alternative e di assumere posizioni oltranziste verso l’Eolico; infatti proprio sulla base del codice n.42, l’assessore regionale al territorio è intervenuta per porre quei limiti alla apposizione di pale  eoliche ove vi sia un paesaggio da tutelare: altro che posizioni oltranziste!
Credo che finché si condanna un partito o un suo uomo, se contrasta le decisioni sbagliate che possono provenire anche dalla stessa parte politica, proprio perché soffrono di una carenza legislativa (come nel caso delle trivellazioni) e lo si accusa allo stesso modo quando la semplice applicazione della legge gli consente di difendere il territorio che amministra (come nel caso dell’eolico),  si può solo rischiare di non essere interlocutori credibili. Su una cosa siamo d’accordo, di appelli demagogici non ne abbiamo bisogno: di uomini e donne che coraggiosamente si lasciano alle spalle le contrapposizioni politiche per una causa che potrà avere un unico vincitore, il nostro paesaggio, si. Del resto anche la regione Toscana, amministrata dal centro sinistra, è incappata nello stesso errore e faticosamente, come nel caso della Sicilia, sta cercando in tutti i modi di tirarsene fuori! Il Val di Noto accostato alla Toscana: nella sua drammaticità, forse questo è l’unico risultato positivo che questa intricata storia ci consegna al momento.
Il gruppo dell’UDC, esprime il proprio appoggio al Sindaco per la battaglia che sta conducendo ed esorta i gruppi di opposizione ad intavolare un dialogo serio attraverso il quale arrivare a valutazioni realmente frutto del buon senso e dell’amore per il nostro territorio e non della insofferenza o delle gelosia per il modo in cui viene utilizzato lo spazio mediatico riservato a chi governa rappresentando una istituzione.

Marisa GIUNTA
CAPOGRUPPO UDC MODICA


Mail di Marisa Giunta del 20/06/2007

Al presidente del Consiglio,
Enzo Scarso
Al sindaco di Modica,
Piero Torchi

 

In riferimento al bando pubblicato il 7 giugno  sul sito del comune di Modica ed inerente a lavori di manutenzione dell’immobile sito in corso Umberto al numero 141,

SI CHIEDE

-Come mai e sulla base di quali motivazioni è stato destinato tale sito a sede dell’ufficio del Difensore Civico;
-Se, invece l’amministrazione, coerentemente alle scelte già effettuate in ordine al Palazzo della Cultura di renderlo progressivamente sede esclusivamente di tutte quelle attività afferenti alla cultura, alla promozione turistica ed all’accoglienza di un pubblico di turisti sempre più attenti all’esperienza ed alla conoscenza del territorio piuttosto che alla semplice visita, non intenda ristrutturarlo per destinarlo a tali servizi;
-Se non si voglia, pertanto, dare seguito alle intenzioni espresse dal sindaco, quando, in sede di accoglimento della petizione presentata dai  cittadini avversa alla vendita degli stessi immobili in data 7 dicembre 2006, affermava la necessità di “utilizzare i locali in oggetto per la promozione di specificità culturali ed eno-gastronomiche della città;
-Se, qualora si voglia percorrere tale strada, non si intenda modificare la dicitura del bando dando assicurazioni sulla corretta individuazione sia della sede per il difensore civico che della corretta destinazione da dare a dei locali che, per il solo fatto di essere stati oggetto di tanta attenzione in pochi mesi, costituiscono una delle parti più prestigiose dell’intero Palazzo della Cultura se non altro per la loro collocazione al centro di un vero e proprio giacimento architettonico-culturale.

Modica, 20 giugno, 2007

Consigliere
Marisa GIUNTA
Gruppo UDC


 Mail di Marisa Giunta del 04/06/2007

Marisa Scrive:Grazie a lei Raffaele per questo spazio. La mia e-mail la può pubblicare. Ho intenzione di lanciare un dibattito sull'isola pedonale in Corso Umberto: magari per ora la chiamiamo Zona traffico limitato ma l'importante è che si comincino ad educare i cittadini affinché non si faccia sempre il solito ragionamento, lamentoso, della serie "non si può fare perché la nostra città non lo permette per la sua stessa natura.....così decreteremmo la morte del commercio nel centro storico....si però ci voglio i servizi e i parcheggi....ecc.". Mi piacerebbe che incominciassimo a pensare non più nell'ottica del "cosa fa il comune affinché io faccia questo sacrificio?"ma nell'ottica del "cosa posso fare io per far sì che i miei piccoli sacrifici insieme agli interventi individuati in modo preciso (e non vago!) da parte del comune possano far crescere la nostra città". Una città turistica come Modica è impensabile che faccia ancora passeggiare i suoi ospiti in mezzo al caos delle nostre auto comodamente parcheggiate in doppia fila, ma è ancora più inconcepibile che non senta il dovere morale di regalare ai propri figli, ai propri bambini una migliore qualità dell'aria e non li educhi a fare qualche rinuncia per il bene di tutti". Potremmo lanciare una "raccolta di firme telematica" per poi presentare una petizione! Saluti Grazie mille Marisa.


Mail di Marisa Giunta del 31/05/2007

Al sig. presidente del Consiglio
Al sig. Sindaco

 

Modica 31 maggio 2007

In riferimento ai notevoli disagi e disservizi che imperversano nel mondo della sanità ed in particolare presso l’ospedale di Modica ed avendo sperimentato in prima persona i tempi assolutamente preoccupanti con i quali vengono gestite le emergenze ed in particolare quelle legate al reparto di oculistica.
CONSIDERATO CHE.
-il pronto soccorso versa in situazioni di notevole deficit di personale riuscendo, solo grazie all’abnegazione del personale in servizio, ad erogare servizi minimi di assistenza con un pubblico in perenne attesa;
-che nel trattamento delle urgenze si verifica una gravissima e pericolosissima procedura legata al non riconoscimento del protrarsi fuori turno delle prestazioni effettuate  (es. se un ambulanziere deve recarsi a Catania per la deambulazione di un paziente, non può partire se prevede di  rientrare in ritardo rispetto alla fine del suo turno, in quanto nessun compenso né copertura assicurativa lo assiste);
-che il reparto di oculistica è uno dei rarissimi casi di reparto funzionante solo in orari di ufficio e da lunedì al venerdì assolutamente non strutturato rispetto alla gestione delle emergenze;
-che il reparto risulta monco per la mancanza di posti letto e per la non applicazione della reperibilità limitando notevolmente la reale funzionalità del reparto.
SI CHIEDE DI
-intervenire presso la direzione generale dell’ASL 7 di modo da affrontare organicamente questo e gli altri problemi che riguardano la sanità modicana e che in questi giorni sempre più arrivano alla cronaca.

MARISA GIUNTA
CONSIGLIERE COMUNALE
GRUPPO UDC


 

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